incesto
La scommessa - 1
di bird2012
28.06.2024 |
3.662 |
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"Ma il messaggio della mia fica andava anche oltre: anche Marco, essendo mio figlio, avrebbe dovuto avere tutto il diritto, più di altri maschi, di..."
LA SCOMMESSACap.1
È nato tutto per gioco!
Io e mio figlio, come ogni sera, stavamo vedendo la TV e ci soffermammo su un programma che trattava dei rapporti tra genitori e figli!
In particolare, si parlava se una madre sarebbe stata sempre disponibile ad aiutare i figli, a soddisfare ogni loro richiesta e quant’altro!
Io ero più che convinta che l’amore di una madre verso i propri figli non avrebbe mai negato loro il suo aiuto!
Invece mio figlio era un pò dubbioso!
“Dai, mamma, non mi dirai che tu acconsentiresti a qualunque mia richiesta, bisognerebbe valutare da caso a caso!” mi obiettava, ma io, invece, ne ero convinta!
“Marco, io parlo per me! Da quando sono rimasta sola ti voglio un bene dell’anima per cui non ci penserei due volte a soddisfare ogni tua necessità!”
“Sinceramente non ci credo! Allora facciamo una scommessa! Io ti chiedo una cosa, se tu accetti hai vinto, altrimenti ho vinto io! Poi andiamo a cena e chi ha perso paga: ricordati che mi hai detto che saresti pronta per ogni mia necessità!”
Ero sicura di me, per cui accettai, ma non avrei mai immaginato!
“Ok, mamma! Supponi che per qualche motivo io sia temporaneamente menomato nell’utilizzo delle mie mani: saresti disposta a lavarmi le parti intime, a farmi il bidet?”
Rimasi di stucco! Non mi aspettavo di certo una richiesta del genere, ma non potevo certo perdere la faccia!
“E quale è il problema: ricordati che sei mio figlio e se accadesse non mi vergognerei certo di lavarti le parti intime!” riposi, pensando tutto fosse finito lì! Invece!
“Questa è solo teoria: bisognerebbe vedere l’atto pratico! Dai, scommettiamo! Ho le mani ingessate: prima di andare a letto sei pronta ad andare in bagno per lavarmi?”
Brutto figlio di puttana, mi voleva sfidare! Mi sembrò di cogliere un sorrisetto impertinente: non è che questo porco voleva approfittare della situazione per farsi toccare l’uccello da sua madre?
Respinsi immediatamente questa idea, sarebbe stato il massimo della perversione!
Comunque, non avevo alcuna intenzione di arrendermi: lo avrei preso come un gioco e poi la cosa cominciava ad intrigarmi! Mio figlio Marco era un meraviglioso ventiduenne ed ovviamente erano molti anni che non lo vedevo sotto panni: ero proprio curiosa di vedere come fosse messo!
Mi alzai dal divano e lo guardai negli occhi!
“Certo che sono pronta! Voglio dimostrarti dove può arrivate l’amore di una mamma! Andiamo!”
A quel punto fu lui a rimanere basito: non si aspettava io avessi accettato!
“Dici davvero?” mi chiese incredulo!
Gli sorrisi!
“Guarda che mica mi vergogno di lavare l’uccello di mio figlio: non è che sei tu che ti vergogni di fartelo lavare da tua madre? Vorrei rammentarti che tutto ciò che hai tra le gambe te l’ho fatto io, per cui non vedo quale sia il problema!” gli risposi! Poi lo presi per mano e ci avviammo nel bagno!
Appena entrati si tolse i pantaloni e, subito dopo, i boxer: appena vidi il suo cazzo trasalii e sentii un dolce fremito tra le cosce! Madonna santa che bestia!!
Me lo mangiai con gli occhi: capii immediatamente che il pensiero che da lì a poco sua madre glielo avrebbe preso in mano per lavarglielo stava eccitando mio figlio e, di conseguenza, il suo amichetto si stava svegliando… altroché se si stava svegliando!
Non per vantarmi, ma avevo una certa esperienza in merito: capii immediatamente che Marco era dotato di un super cazzo, di molto superiore alla media, non tanto per la sua lunghezza, che comunque non era certo trascurabile, quanto per la sua grossezza: il classico cazzo che ogni donna avrebbe desiderato sentirsi nella sua fica e nel culo!
Sinceramente non me lo sarei mai aspettato! E’ proprio vero che le madri non conoscono a fondo i propri figli, ma è pur vero che neanche i figli conoscono a fondo le loro madri: se ognuno conoscesse i desideri e le voglie dell’altro l’amore tra mamme e figli raggiungerebbe l’apice del piacere!
Da quando mio marito purtroppo mi aveva lasciato troppo presto per una brutta malattia non ho più voluto nessun legame stabile con altri uomini, mi sono limitata solo ad avventure che avessero soddisfatto la mia innata voglia di sesso, senza coinvolgimenti sentimentali.
Alla mia fica, e anche soprattutto al mio buchetto dl culo, non ho mai fatto mancare ciò di cui hanno avuto sempre un immenso bisogno: essere sfondati da un gran bel cazzo duro e resistente!
Il vero amore, quello del cervello e del cuore, l’ho dedicato, invece, esclusivamente a mio figlio!
Devo confessare che non sono diversa da tante altre donne a cui piace il cazzo: non mi vergogno di dire che, quando vedo un bell’esemplare di uccello, non capisco più niente!
Sono particolarmente libidinosa, mi bagno facilmente e sono anche multi-orgasmica: quando incontro qualche bel maschio molto ben dotato e particolarmente resistente, che sa bene come trattare i miei buchetti, me ne vengo in continuazione! La mia fica non conosce limiti alla decenza: sborra in maniera indescrivibile, sbrodola una quantità impensabile di umori con grande gioia sia mia che del toro che mi sbatte come una troia!
Con queste premesse lo spettacolo che avevo davanti agli occhi non mi lasciava affatto indifferente!
Cominciai a pensare che lavare una bestia del genere rimanendo fredda e compassata sarebbe stata una impresa ardua: sfido qualunque donna degna di tale nome a rimanere impassibile di fronte a questa meraviglia della natura!
Ero affascinata dal cazzo di mio figlio, più lo guardavo più mi ripetevo sarebbe stato meraviglioso sentirmelo dentro la fica, mi sarei fatta chiavare senza se e senza ma!
Poi tornavo in me e realizzavo che quello che avevo davanti era l’uccello di mio figlio per cui mi dovevo sforzare di fare la brava, anche se mi rendevo conto non sarebbe stato affatto facile!
Ecco, questo era il punto: riuscire a fare la brava!
Ma come cazzo si fa a fare la brava mammina quando hai un cazzo del genere a tua completa disposizione!
Ed iniziò l’eterna guerra tra il cervello e la fica!
Il raziocinio mi rammentava di essere una madre e come tale mi era assolutamente proibito fare sesso con mio figlio, non ci avrei dovuto pensare neanche lontanamente!
La fica, invece, da parte sua, reclamava a gran voce il suo pieno diritto di gustarsi la meravigliosa verga di Marco, adducendo, inoltre, a sua giustificazione, proprio il fatto io fossi sua madre!
Il messaggio che la mia fica vogliosa mi stava inviando non ammetteva repliche: essendo la madre di Marco ero proprio io, più delle altre donne, ad avere tutto il diritto di godermi il suo straordinario uccello.
Ma il messaggio della mia fica andava anche oltre: anche Marco, essendo mio figlio, avrebbe dovuto avere tutto il diritto, più di altri maschi, di guastarsi la mia fica!
Devo essere sincera, senza alcuna remora!
Ogni volta che in vita mia mi sono trovata nel dover decidere se comportarmi come una donna casta e pura oppure lasciarmi andare e dare libero sfogo alla mia innata indole da gran troia ho sempre seguito i consigli spassionati della mia adorabile fica: ho spalancato le cosce e le chiappe del culo e mi sono fatta chiavare e inculare come una gran mignotta!
Solo il pensiero di dare la fica a mio figlio, di sentirmi quel palo di carne entrarmi nel ventre, con tutto quello che segue, mi faceva scoppiare la testa!
Comunque, non è mai facile: tra il dire e il fare!!!
Ormai, arrivati a quel punto, non potevo assolutamente tirarmi indietro: non potevo certo dire a mio figlio che non avevo più intenzione di lavargli le parti intime perché lo aveva troppo grosso e temevo la cosa mi eccitasse oltre ogni ragionevole limite!
Si mise a cavallo del bidet ed io mi misi in ginocchio al suo fianco, per stare più comoda: mi mise un braccio intorno alle spalle e mi strinse a lui!
Feci finta di niente, misi un po’ di sapone liquido sulla mano e la portai tra le sue cosce per insaponargli gli attributi maschili!
Non sapevo perché, ma avevo quasi timore di prendergli il cazzo in mano: ignoravo quale sarebbe stata la sua reazione, nel sentire la mia mano, ma non sapevo neanche quale sarebbe stata la mia nel sentire quel meraviglioso cazzo, per cui decisi di iniziare dai coglioni!
Appena la mia mano si posò sopra le palle e iniziò a insaponarle vidi il suo uccello vibrare e un dolce gemito uscì dalle sue labbra!
“Ohhh! Sììì!!! Dio mio!!!” mi sussurrò, stringendomi ancora di più a lui!
Mentre gli insaponavo per bene i coglioni approfittavo per massaggiarli, per accarezzarli, per stringerli dolcemente e ad ogni movimento della mia mano sentivo mio figlio sospirare di piacere: non volevo crederci, ma i mugolii e i gemiti di Marco, benché fosse mio figlio, mi stavano eccitando in maniera inaspettata.
Dio santo, avevo appena cominciato e già sentivo la fica inumidirsi in maniera indecente! Ebbi la conferma, ammesso ce ne fosse stato bisogno, che avevo proprio una fica da gran troia, sempre golosa di cazzo… anche quello di mio figlio!
Dopo avergli ben lavato le palle era arrivato il momento di pensare all’uccello: mi feci forza e glielo presi in mano, per insaponarlo! Non lo avessi mai fatto: Marco emise un lungo gemito, mentre sentii la verga iniziare a gonfiarsi tra le mie dita!
“Ohhh! Mamma… mamma!!! Sììì!!! Che bellooo!!!” mi sussurrò, mentre mi aveva messo il viso sopra la mia spalla… sentivo il suo alito caldo contro il mio collo!!
Il cuore mi batteva all’impazzata!
Più lo insaponavo più mi cresceva in mano: sempre più duro, sempre più lungo, sempre più grosso! Dovevo riconoscere che mio figlio aveva proprio un gran bel cazzo!
Sentii la mia fica contrarsi dolcemente e inviarmi un altro dolce messaggio: mi sembrò di sentire la sua voce!
“Dai, porca! Guarda che non sarebbe peccato se afferrassi il cazzo di Marco e me lo infilassi dentro, il vero peccato sarebbe stato quello di privarmi di farmi chiavare da una bestia del genere! Ancora non lo hai capito: l’amore tra genitori e figli non dovrebbe avere limiti! Ci pensi che meraviglia: farmi scopare dal cazzo di tuo figlio!”
Cominciai a pensare avesse ragione la mia fica!
Seguitavo a fissare sbalordita il cazzo di Marco, non riuscivo a togliere lo sguardo da quella meraviglia, né tantomeno la mano: era veramente piacevole sentirlo vibrare mentre la mia mano insaponata scivolava su e giù lungo tutta l’asta, dalla cappella ai coglioni e viceversa!
Non riuscii a trattenermi!
“Dio santo, che cazzo: non hai mai pensato di fare il porno star? Con un cazzo del genere faresti concorrenza a tanti attori super dotati! Tesoro di mamma, non avrei mai immaginato ce lo avessi così grosso: sono proprio felice di aver messo al mondo un bel maschio così ben dotato in grado di soddisfare tante belle femminucce! Sono certa le tue amichette apprezzeranno tanta abbondanza: se poi, oltre alle dimensioni, fossi dotato anche di una buona resistenza, le manderai certamente in paradiso!” gli sussurrai e la sua risposta mi fece fremere!
“Sì, ti confesso che apprezzano molto sia la mia dotazione che la mia resistenza: ringraziando la natura, riesco a gestire i miei orgasmi per cui posso facilmente pensare prima al loro piacere e poi al mio! E’ anche molto più piacevole sentire dalle labbra della donna che desidera sentirti godere!
Tutto questo per dirti che le mie amiche si ritengono sempre molto soddisfatte e mai nessuna si è lamentata delle mie prestazioni!
Pensa che tra amiche si passano il mio numero di cellulare!
Comunque, è tutto merito tuo se ho fortuna con il genere femminile: sei tu che mi hai fatto così!
Ti confesso che all’inizio, vederlo così grosso, temono faccia male, ma poi dovresti vedere: non vorrebbero mai farmi uscire!” mi sussurrò, mentre sentii che mi stringeva ancora di più a lui!
Ormai parlavamo a ruota libera, senza peli sulla linga e principalmente senza alcuna vergogna!
Il figlio di puttana con quel “poi… dovresti vedere… non vorrebbero mai farmi uscire” voleva farmi capire che dopo averglielo messo dentro le puttanelle godevano come pazze!
E come dare loro torto: sentirmi un cazzo del genere scoparmi il culo finché non avessi detto basta mi avrebbe mandato in paradiso e avrei sborrato come una mignotta!
Dovevo calmarmi, temevo la situazione potesse sfuggirmi di mano!
Mentre parlava con la mano ero scesa tra le sue cosce aperte per insaponargli anche il buchetto del culo: appena sentì le mie dita massaggiargli la rosellina mi strinse ancora di più a lui e avvicinò le sue labbra al mio orecchio!
“Ma tu sei molto più brava delle mie amiche ed io non ti cambierei certo con loro: non potranno mai darmi quello che mi stai dando tu!
Mamma, mi stai facendo morire: nelle tue carezze sento tutto l’amore di una madre verso suo figlio!
Ti prego! Non ti fermareee! Fammi morireeee!!! Dai… fammi morire!!!”
Avrei voluto urlare!
Le parole di mio figlio mi stavano facendo ribollire il sangue, mi stavo bagnando in maniera indecente: che voglia di infilarmelo nella fica!! Il mio cucciolo non mi avrebbe cambiato con le sue puttanelle, avrebbe preferito me a loro! Dio santo, che sofferenza!
Mandai a fanculo tutti i tabu e i vari moralismi del cazzo e gli spinsi dolcemente un dito nel culo per aumentare la sua eccitazione: anche se i maschietti non vogliono ammetterlo a molti piace un ditino che rovista il loro culetto!
Il lungo gemito di piacere di Marco mi confermò che anche lui gradiva, e non poco, la dolce penetrazione!
“Uhhhmmm!!! Cazzo santo… sìììì!!! Dio, che bello! Sì, mamma, tu sei più bravaaa!!!”
Ero partita, persi ogni remora! Chiesi aiuto anche all’altra mano, per insaponargli il cazzo, mentre gli muovevo con amore il ditino nel culo!
Il porcellino cominciò a smaniare!
“Dio, che meraviglia! Mamma, cosa mi stai facendo! Mi piaceeee! Sìì… mi piaceee! Ohhh, mammaaa: mi stai inculandooo!!!”
Ero più che certa gli piacesse: avevo una certa esperienza in merito e sapevo benissimo quanto possa godere un maschietto nel sentirsi accarezzare il cazzo mentre un ditino gli lavora il culo!
Però, sapevo pure quanto eccitasse me deliziare un uomo in questa maniera: insaponare con una mano il cazzo duro di mio figlio, mentre con l’altra me lo stavo inculando, mi stava mandando fuori di testa e quando raggiungo certi livelli di eccitazione esce fuori tutta la mia troiaggine!
“Tesoro mio, è proprio una piacevole sorpresa sapere che sei così porcellino, non lo avrei mai immaginato, ma ti confesso che la cosa non mi dispiace affatto, anzi, ne sono orgogliosa: forse, dal punto sessuale, hai ripresi da me, e ne sono estremamente felice! Sento che ti piace questo ditino nel culetto, mentre ti sto lavando l’uccello: le dolci contrazioni del tuo buchetto ne sono una prova inconfutabile! Spero di non scandalizzarti se ti confesso che piace molto anche a me quello che ti sto facendo! Sì, angelo mio, ti sto inculando, mentre ti accarezzo il cazzo!
Ormai non sei più un bambino, ormai sei un uomo, uno splendido uomo, per di più meravigliosamente dotato; quindi, puoi ben capire che oltre ad essere tua madre sono pur sempre una donna, con tutte le esigenze e le voglie che può avere una donna! Questo per dirti che questo è un giochetto che faccio spesso con i miei amanti: dovresti vedere come godono nel sentirsi il mio dito dentro il loro buchino, mentre gioco con le loro verghe: i maialini schizzano un fiume di sborra e la cosa mi manda in estasi!”
Il mio angelo non credeva alle sue orecchie: non avrebbe mai immaginato di avere una mammina tanto porca e che usasse, per di più, un linguaggio così spinto!
Si lasciò completamente andare!
“Mamma, Dio mio, sto cominciando a conoscerti più intimamente e la cosa è una piacevole sorpresa anche per me! Madonna mia, altro che scandalizzarmi: sono felice di avere una mamma come te, è una cosa meravigliosa! Tu sì che sei una donna, altro che le mie amiche! Davvero ti piace quello che mi stai facendo? Insaponarmi il cazzo mentre mi inculi? Davvero ti manda in estasi vedere i tuoi amanti che schizzano? Dimmelo… dimmeloooo! Sei una porca meravigliosa!!!”
Non potevo deluderlo, non potevo più fingere!
“Sì, amore di mamma, mi piace da morire quello che ti sto facendo! Visto che non solo non ti scandalizzi, ma sei addirittura felice di avere una mamma come me non voglio più nascondermi ai tuoi occhi!
Tesoro mio, non solo ti ribadisco che oltre ad essere tua madre sono anche una donna, con tutti i desideri di una donna, anche quelli più inconfessabili, ma voglio esserti anche più precisa, in modo non ci siano equivoci di sorta!
Marco, figlio mio, da quando se ne è andato tuo padre ci siamo colmati d’amore, abbiamo vissuto una vita insieme, ma non siamo mai entrati nella nostra intimità: abbiamo avuto rispetto della nostra vita intima!
Penso sia arrivato il momento di scambiarci i nostri segreti: non ce la faccio più, questa situazione mi sta mandando ai matti!
Allora te lo dico apertamente: mi piace fare sesso, mi piace concedermi al maschio che mi desidera, il cazzo grosso e duro mi fa impazzire!
Però, sinceramente, non avrei mai immaginato potesse eccitarmi così tanto prendere in mano il cazzo di mio figlio!
Marco, figlio mio, penserai io sia una troia, ma ti confesso che mi sta facendo eccitare in maniera inaspettata insaponarti il tuo meraviglioso cazzo, farci scivolare la mano per tutta la sua lunghezza, su e giù, e sentirlo indurirsi sempre di più! Sì… sì… hai un cazzo meraviglioso che sta facendo impazzire tua madre!
Inoltre, ti confermo quello che ho detto: vado in estasi quando vedo schizzare l’uccello che ho fatto godere! Sì… sì… vedere il cazzo che sborra mi manda ai matti! Marco, tesoro mio, il tuo cazzo in mano mi sta facendo impazzire: Madonna santa… se non fossi mio figlio non so cosa ti farei! O forse saprei benissimo cosa ti farei, anche se sei mio figlio!!” gli sussurrai.
Certamente avrei saputo molto bene cosa gli avrei fatto: avrei messo in atto tutte le mie doti di troia per farlo impazzire!!
Lo sentii gemere!
La sua risposta mi mandò in paradiso!
“Mamma, ti prego! Dimmeloo! Cosa mi faresti?”
Non potevo certo dirgli che adoravo la sodomizzazione e che sarebbe stato meraviglioso farmi rompere il culo dal suo cazzo! Dovevo tergiversare!
“Tesoro, ti prego, non mettermi in imbarazzo: non vorrai mica farmi scendere nei particolari! Ormai sei un uomo: non immagini cosa potrei farti?
Forse è la stessa cosa tu vorresti fare a me… con questa meraviglia che hai tra le gambe!”
Forse mi ero lasciata troppo andare, ma l’eccitazione mi stava facendo perdere il lume della ragione!
Lo sentivo ansimare: la mia mano insaponata seguitava a scivolare lungo il suo cazzo, mentre lo inculavo dolcemente!
Sapevo bene cosa sarebbe piaciuto al mio maialino, ma volevo me lo avesse chiesto apertamente: mi ha sempre eccitato enormemente sentire le proposte oscene del maschio!
Sentivo la sua eccitazione, il suo cazzo mi stava scoppiando in mano!
Il porco avvicinò la bocca al mio orecchio!
“Io, invece, so bene cosa ti farei: basterebbe solo che anche tu lo volessi!
Tu mi hai detto che, anche se sei mia madre, sei pur sempre una donna, con le voglie che può avere una donna! Ti rispondo alla stessa maniera: sei una donna desiderabile come non mai, hai un corpo che sprigiona sesso in ogni sua movenza e anche se sono tuo figlio sono sempre un uomo, con tutte le voglie che può avere un uomo! Mamma, ogni volta che ti guardo non puoi neanche lontanamente immaginare le voglie che ho di te, non riesco a controllare il mio cazzo… e devo intervenire per non impazzire!
Non hai detto che è arrivato il momento di scambiarci i nostri segreti? Ecco, io te li ho detti!”
Cazzo, questo non me lo aspettavo, ma forse lo desideravo!
Ormai avevo perso ogni freno, l’eccitazione mi stava dando in testa: a quel punto volevo sapere!
“Dio mio, vuoi dirmi che, quando mi guardi, ti ecciti e ti si addrizza? E allora dimmelo! Dai, non ti vergognare: mi piace che mio figlio sia sfrontato, sfacciato, che esterni senza alcun pudore e senza peli sulla lingua i suoi comportamenti depravati! Ho capito, sai, ma voglio sentirtelo dire: dopo che ti sei eccitato ti meni il cazzo pensando a tua madre, vero? Sei un porco, bastardo, figlio di puttana: dimmi a cosa pensi, mentre ti masturbi!
Dai, dimmi cosa vorresti fare a tua madre! Dai, porco, confessami le tue voglie: mi eccita sapere i tuoi desideri depravati verso tua madre! Dai, figlio di puttana, dimmi cosa vuoi da tua madre! Dai, porco, fammi eccitareee!!!” Gli chiesi senza più alcun pudore, mentre seguitavo a masturbargli il cazzo con la mia mano insaponata!
Il mio dolce porco non ce la fece più: si lasciò andare!
“Sì, lo hai capito: è vero! Quando giri sculettando per casa con quelle vestagliette che mettono in bella mostra le cosce e il seno il mio cazzo non resiste, si addrizza in maniera spaventosa! A quel punto non resisto, non ce la faccio: vado nella mia stanza e mi masturbo come impazzito!
Penso alla tua fica spalancata mentre il mio cazzo scivola dentro il tuo ventre per farti godere, poi fantastico di infilartelo nel tuo meraviglioso culetto e incularti a fondo finché non mi chiedi di sborrarti in bocca!
Il pensiero di sentire mia madre che mi chiede di riempirle la bocca di sperma mi fa sborrare come un maiale e me ne vengo sussurrando il tuo nome!
Ecco, mamma, queste sono le mie fantasie mentre ti dedico la mia masturbazione, ma mi rendo conto che sono fantasie eccessivamente spinte e, quindi, irrealizzabili!
Però penso che qualcosa di più soft potresti realizzarla! Davvero vuoi sapere sinceramente cosa vorrei da te? Vorrei che ti comportassi con me come fai con i tuoi amanti: ti prego, fa sborrare anche me come fai sborrare loro!!! Hai detto che ti sta eccitando sentirti il mio cazzo in mano e che ti piace vedere il cazzo che schizza? E allora seguita… dai… fa sborrare il cazzo di tuo figlio! Mamma, mi stai facendo morireee, non ce la faccio piùùù: ti prego, fammi godere con le tue mani… fammi sborrare! Oh, sì, sarebbe la più bella sborrata della mia vita!”
A tutto c’è un limite!
Prima sapere che mio figlio mi dedica le sue sborrate, poi le sue fantasie di scoparmi, incularmi e schizzarmi in bocca e, per finire, la sua richiesta di farlo sborrare con le mie mani: rabbrividii di piacere e sentii ribollirmi il sangue!
Far sborrare il cazzo di mio figlio: una occasione irripetibile che non volevo certo perdermi, ma volevo essere sicura non ci fossero state possibili ripercussioni negative!
“Amore, innanzi tutto sappi che sono lusingata nel sapere che mi desideri mentre ti dai piacere, poi ti confesso che piacerebbe molto anche a me farti venire, sentire i tuoi gemiti di piacere, sentire il tuo cazzo che vibra mentre mi schizza in mano, sarebbe meraviglioso! Oh, sì… sì… sarebbe bellissimo far godere mio figlio con le mie mani!
Ma poi come mi giudicheresti? Dopo aver goduto penseresti io sia una puttana, una sgualdrina, una madre depravata: il solo pensiero io debba perdere il tuo amore per un momento di debolezza mi farebbe impazzire, perderei anche la voglia di vivere!”
Era la pura verità, non stavo mentendo: non avrei potuto vivere senza l’amore di mio figlio!
Non me lo aspettavo: sentii le sue labbra posarsi sul collo e darmi un dolce bacio! Sentii un dolce fremito di piacere!
Poi seguitò a darmi languidi bacetti, sul collo, sul viso, mentre saliva con le labbra fino ad arrivare al mio orecchio: mi morse il lobo e le parole che mi sussurrò mi mandarono in paradiso!
“Mamma, ma cosa dici: giudicarti una puttana perché mi hai dato piacere? E se invece ti dicessi che non solo non ti giudicherei una puttana, ma che il mio amore per te non avrebbe più limiti? E sono certo anche tu mi ameresti di più!
Sappi che appena ho sentito la tua mano impugnare il mio cazzo, stringerlo, accarezzarlo, ho sentito scoppiarmi la testa: mamma, stavi portandomi a livelli di piacere inimmaginabili!
Hai detto che anche a te piacerebbe farmi venire: ti rendi conto che abbiamo raggiunto tutti e due un livello di eccitazione che ci stordisce?
Mamma, credimi: sto godendo più con la tua mano, che no quando mi scopo le mie amiche! Dio mio, non avrei mai creduto potessi godere così tanto con mia madre!”
Le parole di mio figlio mi spinsero al peccato più eccitante!
Tolsi il dito dal culo e unii la mano all’altra che gli stava insaponando il cazzo!
Iniziai un libidinoso lavoro a due mani: con una mi dedicavo all’asta, insaponandola per tutta la sua lunghezza… su e giù… su e giù, mentre l’altra l’avevo portata sopra la cappella, per accarezzarla e stringerla con una libidine che solo una mamma che ha tra le mani il cazzo del proprio figlio può avere!
Ormai eravamo partiti tutti e due, come si dice, per la tangente: tutto troppo bello!
“Tesoro mio, davvero ti piace quello che ti sta facendo mamma? Davvero sono più brava delle tue puttanelle? Amore, non ci posso credere! Le conosco le tue amiche, sono tutte giovani e belle: come puoi preferire me a loro?” gli chiesi e la sua risposta fu veramente gratificante per me!
“Mamma, saranno anche giovani e belle, ma sono troppo pudiche per i miei gusti: a me piacciono le donne porche, quelle che ti ficcano un dito nel culo per darti più piacere, quelle che ti inculano mentre giocano con il tuo cazzo, proprio come hai fatto tu! Ti ribadisco che non ti cambierei con loro! Loro si limitano a scopare, mentre io ho una infinità di desideri depravati: vorrei provare di tutto, senza limiti, ma nessuna di loro me lo permette! Sarebbe bello provare di tutto insieme a te!”
Le sue parole mi facevano rabbrividire dal piacere!
“Ti rendi conto mi stai proponendo di esaudire insieme a me, tua madre, tutti i tuoi desideri depravati che ti negano le tue amichette? Allora sappi che il pensiero io ti faccia godere più di loro, che ti faccia provare tutto ciò che desideri mi manda in estasi! Ma davvero temevi mamma si sarebbe limitata a lavarti e ti avrebbe lasciato a metà? Voglio confidarti una cosa, amore mio: nessuno riuscirà a farmi togliere queste mani dal tuo meraviglioso cazzo… andrò fino alla fine! Voglio vederlo spruzzare… voglio sentirmi imbrattare la mano con il tuo sperma! Anima mia: come vedi mamma non ti dirà mai di no!
Madonna santa, lo sento che stai per venire: abbracciamiii… stringimi forteee… dimmi cosa stai provandooo… lasciati andareee… senza vegognaaa! Amore mio, non puoi immaginare cosa io stia provando: sto dando piacere a mio figlio… sto per farti godere! Madonna mia: sto per vedere il tuo cazzo sborrareeee!!!”
Avrei voluto che quella carezza non finisse mai, avrei voluto che tra me e mio figlio nascesse un amore depravato e vergognoso di cui non avremmo mai più potuto privarci. Una passione terribile fra madre e figlio!
“Sìììì… cosìììì… bravaaa! Mamma, ti prego, non ti offendere… ma sei una porca meravigliosa!!! Mi stai masturbando il cazzo in maniera fantasticaaaa! Daiiii… dai porca… dai porcaaa… daiiii che sto per sborrareeeee!!! I amooo… ti amooo!!!”
Ero fuori di me: le frasi sconce di mio figlio e sentirmi dire “ti amo” non fecero altro che aumentare la mia eccitazione, ma non volevo venisse troppo presto!!
“No, aspetta, amore, non venire subito… voglio seguitare a darti piacere! Voglio che questa sborrata te la ricordi per tutta la vita!” gli sussurrai!
Aprii tutta l’acqua del rubinetto e tolsi tutto il sapone che ricopriva mano, cazzo, e tutto il resto: non volevo che il sapone si mischiasse con lo sperma, volevo guardarlo!
Ripresi il cazzo tra le mani e, piano piano, aumentai il ritmo della sega e delle carezze sulla cappella: ad un certo punto sentii che Marco non ce la faceva più!
Aumentai al massimo il ritmo: volevo vederlo sborrare, volevo vedere la cappella di Marco schizzarmi in mano come le troie!! Ne avevo fatti sborrare tanti di cazzi, ma il pensiero che quello che avevo tra le mani fosse quello di mio figlio mi mandava ai matti!
Non so cosa mi prese, ma improvvisamente sentii una incontenibile voglia di sedurre mio figlio, di fare l’amore con lui: di baciarlo, di accarezzarlo, di sentire il suo corpo fondersi con il mio, di sentirmi possedere come mai nessuno mi aveva mai posseduta!
Esternai senza alcun pudore tutta la mia voglia!
“Dai, porco, sborra in mano della tua mamma troia! Sei un figlio di puttana: con questo cazzo stretto in mano mi stai facendo impazzire! Marco, mi stai facendo sentire una troia depravata… sto facendo sborrare il cazzo di mio figliooooo… e la cosa mi manda fuori di testa!!! Dai, porco.. dimmelo che sono una troia… dai, che non mi offendo, anzi, mi eccita sentirmelo direee!!! Mentre mi sborri in manooo… dimmelooo!!! Sei un porco meraviglioso, che sta facendo eccitare sua madre oltre ogni limite!!!”
Non feci in tempo a finire la frase che Marco cominciò a urlare tutto il suo godimento!
“Mamma, sei una troiaaaa! La mia troiaaa!!!!!! La mia dolce troiaaa!!! Mamma: ti sborro in manooo!!! In manooo!!!”
Sentirmi dire da mio figlio che ero la sua troia mi fece scoppiare la testa!
“Sì, cazzo, sono una troia! Uhhhmmm! Sìììì… sono la troia di mio figliooo!!! Dai, porco, fammi vedere come schizziii! Oddio miooo, voglio vedere il cazzo di mio figlio che schizaaaa!!!”
Mentre con una mano seguitavo a masturbarlo con una libidine tremenda misi l’altra mano aperta davanti alla cappella, in attesa di gustarmi la sborrata di mio figlio!
Non dovetti aspettare molto: sentii il cazzo gonfiarsi e vidi una miriade di schizzi violenti uscire dalla cappella e colpirmi con dolce violenza il palmo della mano! Da impazzire!
Il mio dolce porcellino accompagnava ogni schizzo con la parola “Mamma!” e la cosa mi mandava letteralmente ai matti!
Madonna santa: la più bella sega avessi mai fatto in vita mia!
I suoi schizzi non finivano mai: la mia mano fu letteralmente invasa di sperma!
Anche io accompagnavo ogni schizzo con un incitamento!
“Bravo… schizza… schizzaaa!!! Dio santo, schizzami in manoooo!!! Io sono la tua troia e tu il mio porco depravato! Sì, un dolce porco depravato, che schizza in mano a sua madre! Sì, cazzo, sì: mi eccita sapere di avere un figlio porco e depravato come sua madre!”
Mamma mia che sborrata: non per vantarmi, ma ne avevo visti di cazzi sborrare e dovetti riconoscere che certamente quello di mio figlio era uno dei migliori!
“Tesoro mio, che meravigliosa sborrata, mi hai riempito il palmo sella mano: e quanta ne avevi? Eri bello carico, era parecchio che non te ne venivi! Ma ogni volta che te ne vieni te ne esce sempre così tanta? Con tutta questa sborra le riempi proprio bene le fichette delle tue amiche!” gli chiesi, mentre fissavo incantata il palmo della mia mano completamente ricoperto da quel liquido così caldo, bianco e denso, che tanto adoravo!
La sua risposta mi riempì di orgoglio e mi procurò una eccitante contrazione della fica!!
“E’ stata la tua mano a farmi sborrare così tanto: non avrei mai pensato fossi così brava, è stata veramente una splendida sorpresa! Mamma, te lo ripeto e devi credermi: mi hai fatto godere più tu con la mano che loro con la fica! Sei una meraviglia! Vedo che stai fissando il mio sperma sopra la tua mano: guarda che non mi scandalizzo se hai voglia di leccarlo! Anzi, ne sarei lusingato e mi ecciterebbe moltissimo! Le mie amichette dicono che ha un ottimo sapore! Dai, lecca la sborra: sarà meraviglioso dividercela con amore tra madre e figlio!”
Sentii la fica contrarsi in maniera indecente!
Avevo sempre amato ingoiare lo sperma!
Fissai mio figlio negli occhi!
“Davvero vuoi? Davvero ti eccita vedere tua madre che lecca la tua sborra per poi condividerla con te, come due dolci amanti?” gli chiesi, mentre sentivo ribollirmi il sangue!
“Mamma, ti confesso che, mentre stavo per venire, ho sperato me lo prendessi in bocca per farmi sborrare tra le tue labbra… e poi ti avrei baciato! Dio mio, sarebbe stato meraviglioso venire nella bocca di mia madre e poi scambiarci la sborra da una bocca all’altra!!”
Cominciai a pensare che io e mio figlio avevamo gli stessi gusti sessuali!
“Tesoro di mamma, davvero ti sarebbe piaciuto te lo avessi preso in bocca per farti schizzare tra le mie labbra? E me lo dici solo ora? Figlio di puttana, perché non me lo hai chiesto? Pensavi te lo avrei negato? Dovrei ucciderti per avermi privato del piacere di farmi sborrare in bocca da mio figlio e gustare la sua sborra! Hai ragione, amore mio, sarebbe stato bellissimo succhiarti il cazzo fino a farti venire tra le mie labbra! Ti confesso che mi piace prendere il cazzo in bocca, farlo schizzare tra le mie labbra, scambiare la sborra e ingoiare tutto! Amore, non l’ho fatto perché ho temuto mi giudicassi una troia! Ma non è mai troppo tardi!”
So bene di essere nata troia e ho sempre approfittato di ogni situazione per dimostrarlo!
Avvicinai la mano colma di sperma alla bocca di mio figlio!
“Dai, fammi vedere quanto sei porco, se sei porco come me: mi fa impazzire vedere mio figlio che assaggia la sua stessa sborra! Dai, raccoglila, riempiti la bocca e poi baciami: mamma ti aspetta con le labbra aperte!”
Il mio dolce porcellino mise la bocca aperta sopra la mia mano, risucchiò una abbondante quantità di sborra e avvicinò la sua bocca alla mia: aprì le labbra per mostrami di avere la bocca piena!
Ero fuori di me: vedere mio figlio con la bocca piena del suo sperma, desideroso di condividerlo con sua madre, mi mandò letteralmente fuori di testa!
“Amore di mamma… baciamiii… baciamiii!” gli urlai.
Ci abbracciammo come impazziti e incollammo le nostre bocche: appena sentii il mio amore riversarmi nella bocca la sua sborra pensai di morire dal piacere!
La risucchiai tutta, la pasteggia per gustarne il sapore e l’ingoiai!
Mi sentivo in paradiso: non per vantarmi, ma ne avevo ingoiate di sborrate in vita mia, ma penso che per una madre ingoiare la sborra del proprio figlio sia un qualcosa di insuperabile!
Seguitammo a baciarci, abbracciati, come solo una madre e suo figlio, desiderosi uno dell’altra, possono fare!
Dopo un po' ci staccammo: lo fissai negli occhi e gli sorrisi!
“Tesoro, sono felice di aver vinto la scommessa: ho voluto dimostrarti in maniera tangibile, molto tangibile, che io per te ci sarò sempre, che potrai sempre contare su tua madre!
Però, sinceramente, sarebbe bello se anche tu mi dimostrassi io possa contare su mio figlio in caso di necessità!”
Vidi i suoi occhi brillare!
“Hai ragione: ognuno di noi due può aver bisogno dell’altro!
Adesso tocca a me dimostrarti che anche io per te ci sarò sempre!
Vieni, siediti sul bidet e allarga bene le gambe: non pensi anche tu potresti avere bisogno di qualcuno che ti lavi le parti intime in caso di necessità? Vieni, mamma, vieni: apriti tutta!”
Ditemi se devo continuare
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